La cinta muraria bastionata, che si sviluppa intorno al paese, definisce il nucleo storico medievale: in gran parte
restaurata, presenta bastioni difensivi di diversa tipologia, ascrivibile a differenti periodi (sec. XV/XVI).
La Chiesa, con l'annesso complesso, è localizzata nella parte alta del borgo. Fondata nel 1640 dal Beato Cipriano Mosconi
dell'ordine dei frati Gerolomini, conserva una serie di dipinti settecenteschi ed un altare in legno finemente intagliato.
Da notare anche il Chiostro del Convento in parte rimaneggiato. Porta Marina. Rivolta verso il mare Adriatico, rappresenta
l'accesso principale al paese (secolo XIV) e si caratterizza per lo Stemma comunale affisso sull'arco di ingresso: entrando,
sulla destra, si può ammirare la lapide in arenaria (secolo XVI) che Publio Francesco Modesti, rinomato letterato umanista, dedicò
alle origini di Saludecio. Porta Montanara. Rivolta verso i rilievi appenninici, rappresenta la seconda porta d'accesso al borgo (XIV secolo).
La Chiesa è anche Santuario del Beato Amato Ronconi, di cui si conserva miracolosamente il corpo in una urna di vetro; di eccezionale
valore documentario ed artistico il ricco patrimonio di ex-voto raccolti nei secoli intorno al culto del Beato.
Olmo del Beato. Cappella in cui si conserva l'antico olmo del Beato Amato, reliquia a cui è legata la tradizione popolare e religiosa
del francescano Amato Ronconi, vissuto nel XIII secolo. Nello stesso edificio si trova il bronzo del Beato,
attribuito a Prospero Clementi (1516-1584). Nella prima settimana d'agosto si svolge a Saludecio
l'
800 Festival, una grande
manifestazione che tra spettacoli, mostre e mercatini rievoca la vivace atmosfera delle operette ottocentesche.